Exhibition: C’era una DONNA / Campaign: È NORMALE?

C’era una DONNA

Una storia, tutta da riscrivere

La mostra “C’era una donna. Una storia, tutta da riscrivere” vuole essere la testimonianza di un percorso umano

e didattico e, allo stesso tempo, la possibilità di un confronto tra discipline e generazioni spesso troppo lontane accomunate

da una grande voglia di scrivere insieme qualcosa di nuovo. Si ipotizza che il Dipartimento Partecipazione, Comunicazione e Pari Opportunità di Roma Capitale intenda realizzare una campagna di comunicazione a sostegno delle donne vittime di violenza maschile e, in particolare, di promozione del circuito dei servizi antiviolenza comunali collegati al 1522. Promuovere queste realtà significa informare e, allo stesso tempo, dare ascolto, sostegno e speranza a quelle persone che altrimenti, in uno stato

di sottomissione e isolamento, si sentirebbero abbandonate.

Si vuole diffondere il superamento della condizione di vittima e favorire lo sviluppo di un linguaggio che ridefinisca in significato

di violenza, scardinandolo dalla sola visione di “vittimizzazione” e diffondendo un messaggio di riscatto, equità ed etica sociale.

In parallelo, la comunicazione è rivolta a rafforzare il dialogo con le persone interessate aumentando la possibilità di utilizzo del numero 1522.

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There was a WOMAN
A story, all to be rewritten

The exhibition ‘C’era una donna. Una storia, tutta da riscrivere‘ (There was a woman. A story, all to be rewritten) is therefore intended to be the testimony of a human and didactic journey and, at the same time, the possibility of a confrontation between disciplines and generations that are often too far apart, united by a great desire to write something new together. It is assumed that the Department of Participation, Communication and Equal Opportunities of Roma Capitale intends to implement a communication campaign in support of women victims of male violence and, in particular, of women who are victims of violence and, in particular, to promote the circuit of municipal anti-violence services connected to 1522. Promoting these realities means informing and, at the same time, giving a listening ear, support and hope to those who otherwise, in a state of submission and isolation, would feel abandoned.

The aim is to spread the overcoming of the condition of victim and to encourage the development of a language that redefines the meaning of violence, breaking it down from the mere vision of ‘victimisation’ and spreading a message of redemption, equity and social ethics. In parallel, communication is aimed at strengthening the dialogue with those concerned by increasing the possibility of using the 1522 number.

È NORMALE?

La nostra campagna è rivolta a tutte le tipologie di donne che hanno subito violenza. Le testimonianze descrivono in maniera esaustiva vari aspetti, talvolta intimi, di diversi tipi di abuso. L’obiettivo della campagna è quello di far sorgere una domanda specifica nello spettatore, che si tratti di uomo o donna: È NORMALE? È dato certo infatti che ogni donna che subisce violenza tende a giustificare i comportamenti o abusi del partner. La campagna non censura ma al contrario enfatizza queste situazioni spiacevoli, cosicché la donna vittima di abusi possa rendersene conto.

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IS IT NORMAL?

Our campaign is aimed at all types of women who have suffered violence. The testimonies exhaustively describe various aspects, sometimes intimate, of different types of abuse. The goal of the campaign is to raise a specific question in the viewer, whether it's a man or a woman: Is it NORMAL? It is certain that every woman who suffers violence tends to justify the behavior

or abuse of the partner. The campaign does not censor but on the contrary emphasizes these unpleasant situations, so that the abused woman can realize it.